Quali sono i rischi di una gestione IT fai da te
Ci sono tanti spot televisivi che sono rimasti nella storia. Tra i più popolari degli anni Novanta c’erano sicuramente quelli di un noto operatore turistico, Alpitour, reso celebre dalla battuta “Turista fai da te? No Alpitour? Ahi ahi ahi!”. Il concetto era semplice, e il messaggio era umoristicamente diretto: la via del turista fai da te, apparentemente vantaggiosa ed economica, nascondeva in realtà tante insidie diverse, che potevano rovinare un intero viaggio lungamente pianificato. La soluzione proposta era altrettanto esplicita, ovvero affidarsi a un operatore turistico per potersi davvero godere la vacanze, senza rischi e preoccupazioni. Certo, forse le insidie del turismo fai da te, nella maggior parte dei casi, non sono tali da rendere il supporto da parte dei professionisti del settore sempre indispensabile. Il discorso è diverso, però, per il campo della gestione IT: per dimostrarlo – nel caso ce ne fosse bisogno – oggi vedremo insieme quelli che sono i principali rischi di una gestione IT fai da te.
Gestione IT fai da te: di cosa si tratta?
In quali casi è possibile parlare di gestione IT fai da te? Si tratta indubbiamente di una condizione comune a molte imprese italiane, partendo dal presupposto che, come è noto, nel nostro Paese a farla da padrone sono le piccole imprese, le quali non sono sufficientemente ampie e strutturate per poter contare al proprio interno un ufficio IT dedicato. Ormai, però, non esiste più nessuna impresa che non abbia una fondamentale struttura IT da gestire, e nella quale quest’ultima non rappresenti un elemento cruciale all’interno del proprio business.
Ne risulta quindi che, in assenza di un ufficio IT o di un vero esperto IT, la gestione IT venga affidata a una risorsa interna con la passione dell’informatica, e con qualche skill in più in questo campo rispetto ai colleghi. Non si parla quasi mai, però, di un vero e proprio professionista IT esperto: in queste imprese il referente IT è in realtà una persona con un altro compito principale – potrebbe essere un grafico, un commerciale, un assistente – che quando necessario si ritaglia qualche minuto da dedicare alla gestione del sistema informatico aziendale.
Per quale motivo la gestione IT fai da te può essere dannosa?
In molte piccole imprese, dunque, la gestione del sistema informatico aziendale è affidata a una persona con il pallino dell’informatica, ma niente di più, senza titoli o esperienze peculiari nel mondo IT. Affidare a queste persone la gestione del sistema informatico senza avvalersi di un’assistenza informatica esterna equivale di fatto all’affidare a un semplice appassionato di edilizia l’ideazione e la costruzione di una casa: chi si fiderebbe di qualcuno che non è né un geometra né un architetto? Probabilmente nessuno, e lo stesso dovrebbe accadere anche in ambito IT. Certo, la passione per l’informatica è un buon inizio, ma è per l’appunto solo il primo degli elementi necessari: per una corretta ed efficiente gestione IT è necessario avere tempo a disposizione, competenze specifiche e aggiornate, nonché una buona esperienza nel settore. Forse in passato una gestione IT fai da te poteva essere possibile, quando i sistemi informatici aziendali erano più semplici, più limitati, meno essenziali. Ora le cose sono diverse: l’infrastruttura IT è il cuore della maggior parte dei business, e per di più il mondo IT, oltre a essere ormai ampissimo, è anche estremamente settorializzato. Pensare che una sola persona possa avere tutte le competenze per una perfetta gestione IT e essere in grado di usare nel modo giusto tutti gli strumenti necessari è, realisticamente parlando, semplicemente impossibile. E le conseguenze di una scelta di questo tipo possono essere molto gravi: vediamole.
I rischi concreti di una gestione IT fai da te
Attacco informatico: il primo rischio di una gestione IT fai da te è relativo agli attacchi informatici. Non poter contare su un competente supporto IT significa infatti avere il fianco scoperto di fronte alle tante minacce che ogni impresa si trova a dover affrontare. Certo, l’azienda potrebbe avere tutti gli strumenti a livello di hardware e di software per garantire una sufficiente protezione verso l’esterno. Ma chi garantisce che le procedure per la gestione IT messe in atto siano davvero sufficienti? E chi può assicurare che gli strumenti scelti risultino effettivamente idonei e aggiornati per poter rappresentare una barriera capace di fermare i più comuni attacchi informatici? Parliamo dunque della perdita di dati, di un più o meno prolungato rallentamento o blocco della produzione, e via dicendo, con situazioni che si possono aggravare ulteriormente nei casi in cui non siano state previste – o non siano state gestite alla perfezione – delle soluzioni di backup e di disaster recovery.
Scarsa manutenzione con conseguenti rotture: abbiamo visto che adottare una gestione IT fai da te significa affidare la manutenzione dell’infrastruttura a qualcuno che non ha né le competenze né spesso il tempo necessario per curare a dovere il sistema aziendale. Questo si traduce molto spesso in una scarsa manutenzione dell’infrastruttura, con aggiornamenti mancanti, software e hardware vetusti e via dicendo. In queste situazioni non si devono temere unicamente gli attacchi informatici, con un costante aumento di probabilità di ritrovarsi da un giorno all’altro con l’impossibilità di usare la propria infrastruttura IT, i propri gestionali, le proprie macchine di produzone, per un danno non previsto (ma prevedibile) a un server, a un disco oppure a un altro elemento, con un conseguente blocco della produzione.
Scarsa competitività: ecco il terzo principale rischio relativo a una gestione IT fai da te, un rischio che molto spesso viene trascurato. Oggi più che mai l’innovazione tecnologica continua è fondamentale per restare competitivi e non venir superati da altri competitors. Affidare la gestione IT a una persona che non ha le necessarie professionalità può voler dire non cogliere le giuste opportunità per crescere, o non sfruttare appieno gli strumenti presenti in azienda, lasciando in ogni modo che imprese più avvedute guadagnino terreno, con una conseguente diminuzione degli affari. Da questo punto di vista, quindi, avere una gestione IT fai da te equivale a non essere più in grado di combattere ad armi pari con le altre imprese.
Questi sono i principali rischi che una gestione IT fai da te può comportare. E, va sottolineato, le conseguenze possono essere tante e diverse. Si parla ovviamente di danni economici, del blocco dell’attività
o del suo rallentamento. Ma anche di conseguenze negative per l’immagine dell’azienda, che perde punti quanto ad affidabilità agli occhi dei clienti e a quelli dei fornitori. Non bisogna poi dimenticare che, dal punto di vista della gestione dei dati, ci sono ormai delle norme precise (pensiamo al GDPR, ma non solo) da rispettare: l’azienda che non tutela nel modo giusto la privacy degli utenti può andare incontro a sanzioni molto pesanti, spesso proprio per la mancanza delle giuste competenze nella gestione del sistema informatico.
Non è tutto qui. Bisogna anche mettere in conto quanto possa essere controproducente fare investimenti importanti in hardware e in software per poi affidarne la gestione a una persona che non ha le competenze necessarie per farli fruttare. Ma possiamo anche essere ingenuamente ottimisti, e scommettere che non ci saranno né rotture, né attacchi informatici, né sanzioni: cosa accade nel momento in cui il referente IT interno, l’unica persona che ha le “chiavi” del sistema, decide di andare in vacanza, oppure si ammala, oppure ancora peggio sceglie di lasciare l’azienda? Quanto è rischioso poggiare tutta questa responsabilità sulle spalle di una sola persona, e quanto può essere peraltro alto il livello di stress di dover affrontare tutti questi rischi da solo, senza averne né le competenze è il tempo materiale per gestirli nel modo corretto?
Certo, il fai da te dà sempre l’impressione di poter garantire un vantaggio economico. Tenendo in considerazione quali sono i rischi ai quali si va incontro, e quali sono le opportunità che non vengono colte, si capisce quanto possa essere prezioso poter contare su un partner capace, esperto e affidabile. Il referente IT aziendale, grazie alla sua approfondita conoscenza dell’azienda, diventa così il tramite perfetto tra quest’ultima e il gestore dell’infrastruttura IT, per portare davvero, settimana dopo settimana, un valore aggiunto all’impresa.
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