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È stata planetaria e senza precedenti, la rivoluzionaria accelerazione che, a seguito del Coronavirus, ha imposto, a tutte le latitudini, la ridefinizione delle coordinate organizzative e gestionali sia degli ambienti di lavoro, sia delle modalità sociali con cui avviene la relazione di scambio delle persone facenti parti di uno specifico contesto professionale.
Nulla, del modo di intendere le dinamiche e le relazioni professionali, dopo l’avvento del virus, sarà più uguale a se stesso.
Le diverse fasi della pandemia, a cui sono ricollegabili gli ambiti tematici del percorso visivo delineato in questo progetto di Saidea, sono sostanzialmente riconducibili a tre distinti livelli di analisi e narrazione visiva, a cui i curatori del progetto hanno voluto aggiungere un importante tema di riflessione sulla violenza familiare, le cui evidenze sono aumentate nel corso del lockdown pandemico.

Il libro, essenzialmente a matrice fotografica, è arricchito da una serie di importanti contributi tematici e autoriali di docenti dell’Università di Trento come Roberta Cuel (professore associato in Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Economia e Management), Alessandro Franceschini (docente a contratto in Pianificazione territoriale), Barbara Poggio (professore ordinario presso Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) ed Emanuela Skulina e Mara Rinner per la parte finale.

All’inizio viene raccontata la storia di questi ormai oltre vent’anni di azienda, con anche una serie di interessanti interviste ad alcuni personaggi “chiave” di Saidea.

Tutto ciò dilata significativamente la valenza narrativa e contenutistica del volume, rendendolo, di fatto, una testimonianza del nostro contemporaneo.