La tecnologia intelligente ha un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana delle persone e delle aziende. Trainati dalla crescita della connettività, i progetti IoT sono in continuo aumento, e la stessa pandemia sanitaria ha dato un’ulteriore accelerazione a questo processo: pensiamo per esempio ai servizi di teleassistenza che consentono di monitorare i parametri vitali dei pazienti da remoto, ai veicoli a guida autonoma utilizzati in Cina per effettuare delle consegne senza il rischio di contagio, ai sistemi aziendali in grado di gestire al meglio gli spazi lavorativi in regime di smart working, o ancora, i sistemi di sorveglianza che permettono di controllare le sedi produttive in assenza di sorveglianti in carne e ossa. E c’è di più: molte aziende stanno guardando proprio alle possibilità dell’Internet of Things per velocizzare la ripresa post-pandemica, e in particolar modo per tagliare i costi e migliorare la produttività per mezzo dell’automazione dei processi. Per avviare un efficace progetto IoT è però fondamentale poter contare su partner adeguato: ecco qualche consiglio per effettuare la scelta giusta.

Che cosa è l'IoT

IoT, Internet of Things, Internet delle cose. Cosa vuol dire implementare un progetto IoT? Gli interventi necessari mutano ovviamente di caso in caso, ma la base concettuale rimane la medesima: in parole estremamente semplici l’IoT prevede di applicare dei sensori attraverso i quali rilevare dei dati da trasmettere attraverso la rete, per farli convogliare in una piattaforma destinata alla raccolta nonché in certi casi alla comunicazione e all’attuazione di queste informazioni, avvalendosi eventualmente di strumenti di analytics o di intelligenza artificiale. Riassumendo ancora di più è possibile dire che un progetto IoT consente di mettere in comunicazione delle macchine che prima non erano in grado di farlo. Gli ambiti di applicazione dell’IoT, come è noto, sono potenzialmente infiniti: si passa dalla smart home per arrivare fino alla smart city, passando per i servizi, per i sistemi di logistica, per le fabbriche e via dicendo. Sviluppare un progetto IoT, va però sottolineato fin da subito, è una sfida complessa e non scevra da insidie.

I rischio dell'IoT per le aziende

Con l’Iot non esistono di fatto dispositivi che non possono essere connessi alla rete: veicoli, elettrodomestici, robot, controlli di videosorveglianza, dispositivi di produzione, strumenti di
controllo e così via. Il vantaggio è esplicito, con la possibilità di controllare dei dispositivi da remoto, con le più diverse applicazioni pratiche possibili. Bisogna però avere ben chiaro che connettere alla rete dei dispositivi che prima non erano connessi significa anche trasformare quegli stessi oggetti in altrettanti punti di accesso per minacce digitali. Trascurare questa minaccia può essere un grande errore. Si potrebbe pensare, per esempio, che nessun hacker possa avere interesse nel rallentare o bloccare una macchina all’interno di una filiera di produzione. Non fosse che riuscire a bloccare una di queste macchine si può tradurre potenzialmente in una o più giornate di sospensione dei lavori per l’azienda sotto attacco, con ingenti danni economici nonché incalcolabili danni di immagine, tanto più nelle innumerevoli realtà che ancora oggi non possono contare su una BIA (analisi di impatto sul business).

Esempi di progetti IoT

Siamo già circondati da esempi di IoT. Pensiamo alle stufe a pellet che possono essere accese via smartphone qualche minuto prima di arrivare in casa, ai sensori utilizzati nei terreni agricoli per analizzare il suolo e dosare automaticamente fertilizzanti e pesticidi, o ancora, ai sensori dell’aria in grado di monitorare in autonomia la qualità dell’aria indoor in ambienti a rischio. Un interessante esempio di progetto IoT è quello avviato da Saidea insieme a Eurac, Huawei e Provincia Autonoma di Bolzano e finanziato con i fondi Fesr Alto Adige, per lo sviluppo del sistema PV4.0. L’obiettivo è quello di dare a tutti gli stakeholder del mondo fotovoltaico (dai proprietari degli impianti fino alle aziende che si occupano della manutenzione dei pannelli) la possibilità di gestire la propria attività secondo i principi cardine dell’industria 4.0, e quindi secondo le possibilità dettate da IoT e Cyber Physical Systems, così da ridurre i costi e i tempi operativi. Il fulcro del progetto è la realizzazione di un sistema di monitoraggio degli impianti capace di individuare tempestivamente eventuali problemi, per intervenire prima del guasto e in ogni caso per diminunire il tempo di reazione, nonché il tempo necessario per la riparazione. La soluzione firmata Saidea è il software PV4.0, in grado di rilevare automaticamente lo stato di ogni singolo componente degli impianti fotovoltaici, associando il database digitale a una visualizzazione grafica in 3D geo-referenziata, così da aiutare concretamente gli operatori.

Cosa cercare in un partner per un progetto di IoT

Da quanto visto sopra, si può capire che nel cercare un partner per un progetto IoT è fondamentale
prima di tutto assicurarsi che l’azienda scelta sia in grado di garantire il massimo livello di sicurezza. La tentazione, in molti casi, può essere invece quella di affidarsi alla prima società che promette il facile accesso a finanziamenti, iperammortamenti e via dicendo. Fermarsi a questi dati potrebbe però essere molto rischioso: è necessario capire che esiste una grande differenza tra la possibilità di fare qualcosa e la convenienza nel farla in quel preciso modo. Pensiamo per esempio a una semplice bicicletta: è certamente possibile, in linea di massima, montare su quel fragile telaio il motore di un Fifty, ma questo non significa che quella bicicletta possegga i freni, gli ammortizzatori, il telaio e le protezioni necessarie per assicurare un sufficiente livello di sicurezza. Lo stesso avviene nel caso di un progetto IoT, perché come abbiamo visto sopra creare una nuova connessione significa automaticamente creare dei nuovi e inediti rischi, dai quali bisogna mettersi immediatamente al riparo.

Per questo motivo il partner perfetto per un progetto IoT è quello che, già durante la fase di studio, e quindi a livello di strategia, individua ogni singola minaccia conseguente alla connessione di nuovi dispositivi, di modo da poter implementare un adatto sistema di cyber security. Per questo motivo, per esempio, Saidea ha realizzato un sistema di cyber security ad hoc per le dighe di Alperia, nella consapevolezza che a essere violato oggigiorno non è solamente il mondo IT: anche il mondo OT (Operational Technology), proprio per la diffusione dell’IoT, è sempre più esposto al rischio, e va quindi protetto con soluzioni specifiche (nel caso di Alperia, mediante una soluzione Kaspersky).

Non è tutto qui: al momento della scelta del partner per un progetto IoT è opportuno verificare anche la sua effettiva disponibilità a seguire l’azienda oltre la fase operation, offrendo quindi il supporto attivo anche in post vendita: si pensi a cosa potrebbe voler dire – a livello di costi economici, di ritardi e di problemi legati alla produzione – ritrovarsi senza l’appoggio del partner nel momento in cui il nuovo sistema avrà bisogno di aggiornamenti, di patch, di correzioni e via dicendo.

Per tutti questi motivi, Saidea si presenta come il partner perfetto per supportarti nel tuo progetto IoT. Desideri restare aggiornato sulle nostre attività e sulle news del settore IT? Iscriviti alla nostra newsletter, resta in contatto con i nostri esperti!